Gestione configurazione
Gestione configurazione consente di creare e gestire oggetti di configurazione a livello di sistema come Condizioni allarme, Attributi aziendali, Host e altro ancora.
Presentazione di Configuration Manager
La pagina Gestione configurazione è una posizione centrale per visualizzare e gestire gli oggetti di configurazione utilizzati dal sistema in uso. Genesys Administrator Extension è in grado di gestire oggetti in configurazioni single-tenant e multi-tenant.
Gli oggetti di configurazione, definiti anche oggetti Configuration Database, contengono i dati necessari per il funzionamento delle applicazioni e delle soluzioni Genesys in un determinato ambiente. Questi oggetti sono contenuti in Configuration Database.
Gestione configurazione elenca questi oggetti per tipo. Ad esempio, gli oggetti di configurazione relativi alle campagne in uscita sono elencati sotto l'intestazione In uscita.
Fare clic su un tipo di oggetto di configurazione per visualizzare un elenco di oggetti di configurazione correlati nel sistema in uso. Dall'elenco, è possibile modificare o eliminare gli oggetti di configurazione esistenti oppure creare un nuovo oggetto di configurazione.
Per visualizzare e gestire oggetti di configurazione per un determinato Tenant, fare clic sull'icona a forma di cubo e immettere il nome del Tenant nel campo Directory tenant. Per impostazione predefinita, Gestione configurazione elenca gli oggetti di configurazione per il Tenant al quale appartiene l'account utente. Nella visualizzazione degli oggetti per Tenant, se si sceglie di creare un nuovo oggetto, tale oggetto viene creato nella directory del Tenant visualizzato.
Per ulteriori informazioni su Gestione configurazione, fare clic su uno degli argomenti sottostanti.
Gerarchia oggetti
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Importazione/Esportazione dei dati
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Autorizzazioni richieste
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Gestione di più oggetti
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Convenzioni di denominazione
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Proprietà oggetto comuni
Tutti gli oggetti dispongono delle proprietà e degli elementi di configurazione seguenti:
- Nome—I nomi consentono di identificare in modo univoco gli oggetti all’interno di un intervallo specifico. Pertanto, il nome, che può avere una lunghezza massima di 255 caratteri, costituisce un parametro obbligatorio per la maggior parte dei tipi di oggetti. Le eccezioni sono:
- DN e Accessi agenti—Vengono identificati mediante numeri e codici univoci all’interno di un Commutatore.
- Porte IVR—Vengono identificate mediante numeri di porta univoci all’interno di un IVR.
Il modo in cui gli oggetti vengono nominati nell'ambiente è molto importante. Convenzioni di denominazione logiche e coerenti rendono l'ambiente di configurazione più semplice da comprendere e più rapido da consultare e consentono di ottenere una configurazione più facile da gestire e da utilizzare.
I nomi impostati per alcuni tipi di oggetti devono corrispondere ai nomi delle entità che tali oggetti rappresentano altrove in un ambiente. Ad esempio, i nomi degli host devono corrispondere ai nomi assegnati ai computer che essi rappresentano nell'ambiente di rete dati.ImportanteSebbene Genesys Administrator Extension supporti l'intero set di caratteri per la denominazione di oggetti, l'uso di alcuni caratteri può causare problemi al funzionamento di altre applicazioni Genesys. Pertanto, evitare l'uso di spazi, trattini, virgole o caratteri speciali nei nomi degli oggetti. È buona norma utilizzare i caratteri di sottolineatura al posto degli spazi o dei trattini. - Stato abilitato—Quando è selezionata, questa opzione indica che l’entità rappresentata da un oggetto si trova in condizioni di funzionamento normali e può quindi essere utilizzata senza alcuna limitazione. Se non è selezionata, indica che l'entità rappresentata da un oggetto è in uso in un ambiente non di produzione. Le interazioni con il cliente non possono essere indirizzate verso questa destinazione, anche se le informazioni operative indicano che l'oggetto è disponibile.
La disattivazione di una cartella o di un oggetto padre di altri oggetti disattiva anche tutti gli oggetti contenuti nella cartella o tutti gli oggetti figlio di tale oggetto padre.
Ad esempio:
- La disattivazione di un Commutatore disattiva tutti i DN e Accessi agenti definiti all’interno del Commutatore.
- La disattivazione di una cartella Gruppo di agenti disattiva tutti i Gruppi di agenti configurati in questa cartella.
Autorizzazioni
Nella scheda Autorizzazioni sono elencati i Gruppi di accesso e gli Utenti che sono stati configurati in modo esplicito con le autorizzazioni per tale oggetto. L'impostazione delle autorizzazioni normalmente viene eseguita con gli Utenti o Gruppi di accesso per i quali si desidera concedere l'accesso. Questa funzione migliora il modo in cui vengono impostate le autorizzazioni e l'ambito di applicazione è limitato alla gestione delle autorizzazioni per un singolo oggetto di database.
Per ulteriori istruzioni sulla concessione, la modifica e la rimozione di autorizzazioni, consultare la guida [https://docs.genesys.com/Documentation:System:SDG:Welcome Genesys Security Deployment Guide.
- La casella di controllo Propaga—Se la casella di controllo Propaga è selezionata, l’autorizzazione viene propagata a ogni oggetto figlio all’interno dell’oggetto padre. Se la casella di controllo Propaga non è selezionata, l'autorizzazione viene rimossa da ogni oggetto figlio all'interno dell'oggetto padre, a meno che non sia stata modificata nell'oggetto figlio.
- Pulsante Sostituisci in modo ricorsivo—Se si fa clic sul pulsante Sostituisci in modo ricorsivo, le autorizzazioni di ogni oggetto figlio vengono rimosse e sostituite con le autorizzazioni dell’oggetto padre.
È possibile eseguire le azioni seguenti:
Modifica dei membri
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Modifica delle autorizzazioni di accesso
[+] Fare clic qui per visualizzare la procedura
Rimozione delle autorizzazioni di accesso
[+] Fare clic qui per visualizzare la procedura
Opzioni di configurazione
La scheda Opzioni consente di impostare opzioni di configurazione per l'oggetto. È possibile eseguire le azioni seguenti:
Creazione di un'opzione
[+] Fare clic qui per visualizzare la procedura
Aggiornamento di un'opzione
[+] Fare clic qui per visualizzare la procedura
Eliminazione di un'opzione
[+] Fare clic qui per visualizzare la procedura- I campi Sezione e Chiave sono obbligatori e i relativi valori devono essere univoci nell’ambiente.
- È possibile fare clic su Altro per importare o esportare opzioni. Per ulteriori informazioni, consultare la precedente sezione Importazione/Esportazione di dati nella scheda Presentazione.
Dipendenze
Nella scheda Dipendenze viene visualizzato un elenco di tutti gli oggetti che dipendono da un determinato oggetto con indicazione della proprietà attraverso la quale risultano dipendenti.
Consideriamo, ad esempio, uno scenario in cui un oggetto Applicazione AppA sia in esecuzione su un oggetto Host HostA. AppA dipende da HostA per funzionare, quindi la scheda Dipendenze per HostA mostra AppA come un oggetto dipendente, la cui proprietà è Host.
Per tutti gli Utenti e gli Agenti, la scheda Dipendenze elenca inoltre i Ruoli cui sono stati assegnati.
Fare clic su un oggetto dell'elenco per visualizzare le proprietà dell'oggetto dipendente. Successivamente è possibile modificarne le proprietà o creare un altro oggetto dello stesso tipo.
Assegnazione di certificati di protezione
Genesys supporta l'uso opzionale del protocollo TLS (Transport Layer Security) per la protezione dello scambio di dati tra componenti Genesys. Il protocollo TLS viene implementato mediante i certificati di sicurezza, che devono essere configurati negli oggetti Host e Applicazione che rappresentano questi componenti.
I certificati di sicurezza vengono di norma assegnati a livello di Host e facoltativamente ai livelli di Applicazione e Porta. Il certificato dell'host viene utilizzato per impostazione predefinita anche da applicazioni e porte, a meno che non si specifichino certificati appositi per questi componenti. In tal caso, i certificati specifici sostituiscono il certificato predefinito dell'host.
Per ulteriori informazioni sull’implementazione TLS, consultare la guida Genesys Security Deployment Guide.
Formati file supportati
Il formato file CFG/CONF è un formato di solo testo. Il formato CFG si utilizza nei sistemi Microsoft Windows e il formato CONF nei sistemi UNIX.
Entrambi i formati supportano solo l'importazione e l'esportazione delle opzioni di stringa. Le opzioni di configurazione di altro tipo vengono ignorate e non vengono importate né esportate. Tutte le stringhe contenute in questo file devono essere codificate in UTF-8.
Sintassi
La sintassi dei file .cfg e .conf è identica. Le sezioni e le opzioni occupano ciascuna una riga separata e il nome della sezione è racchiuso tra parentesi quadre. Ogni sezione è seguita da un elenco di opzioni con i relativi valori:
[section_name1] option-name1=option_value2 ... option_nameN=option_valueN [section_name2] option-nameN+1=option_valueN+1 ...
Esempio
L'esempio seguente tratto da un file di configurazione illustra la sintassi corretta in un file .cfg o .conf:
[confserv] port=2520 management-port=2521 server=dbserver encryption=false encoding=utf-8 [log] verbose=standard all=stderr [hca] schema=none
category:Genesys Administrator Extension category:Genesys Administrator Extension User Guide